Cercando nel labirinto degli specchi

Tuesday, 11 December 2012

J. Lacan a proposito del sorriso di Harpo Marx


C'è forse qualcosa che possa porre una questione in un modo più presente, più pressante, più coinvolgente, più sconvolgente, più nauseante, più fatto per gettare nell'abisso e nel nulla tutto ciò che gli succede davanti, di quanto possa farlo la faccia segnata da un sorriso, di cui non si sa se sia quello della più estrema perversità o della stupidità più completa, di Harpo Marx? Questo muto basta da solo a reggere quel clima di messa in questione e di annientamento radicale, che costituisce la trama della formidabile farsa dei Marx e del gioco di jokes senza soluzione di continuità che fa tutto il valore del loro numero.


J. LACAN, Il Seminario, Libro VII. L'etica della psicoanalisi (1959-1960), 
traduzione di Maria Delia Contri, Einaudi, Torino 1994, pp. 68-69.

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