Cercando nel labirinto degli specchi

Saturday 30 August 2014

Baby hooked

baby hooked

TWS
(gymnast from www.canstockphotos.com ; hook from www.gettyimages.com - danke)

Monday 25 August 2014

I'd like to be Ewing Klipspringer

I'd like to live like him, perhaps - a recluse erratic artist who makes (awesome) art for art's sake
(from script by Baz Luhrmann & Craig Pearce, based on the novel by F. Scott Fitzgerald www.warnerbros2013.com/assets/pdf/greatgatsby_sp.pdf , p. 68 - merci beaucoup)

Sunday 24 August 2014

Terry Gilliam's version of the Crucifixion


- I've got mixed feelings about this -

Jesus Christ on his Cross / security camera, in Gilliam's The Zero Theorem, 2013

Un angelo al buio


L'angelo

TWS
(particolare dell'altare della Cappella di San Giuseppe, nel Duomo di Udine)

Wednesday 20 August 2014

I raggi del sole, la peste (san Sebastiano secondo Renè Girard)

Il dio compie i suoi misfatti e distribuisce i suoi benefici attraverso uno stesso e identico procedimento, cioè inviando i suoi raggi sulla folla. I raggi portano sì luce, calore e fecondità, ma anche la peste. Diventano allora le frecce che un Apollo irritato lancia sui Tebani. Alla fine del Medioevo, ritroviamo gli stessi temi nella devozione a san Sebastiano. Essi formano un sistema di rappresentazione persecutoria e sono organizzati, come di consueto, da un effetto di capro espiatorio, anche se molto indebolito.
Si crede che il santo protegga dalla peste perché è crivellato di frecce e perché le frecce significano sempre quello che già significavano per i Greci e probabilmente anche per gli Aztechi: i raggi del sole, la peste. Le epidemie sono frequentemente rappresentate da piogge di frecce lanciate sugli uomini dal Padre Eterno e persino da Cristo.
Tra san Sebastiano e le frecce, ovvero l'epidemia, esiste una specie di affinità e i fedeli sperano che sarà sufficiente la sua presenza, la sua effigie nelle loro chiese, perché il santo attiri su di sé le frecce vaganti, ed egli sia colpito al loro posto. Insomma, si propone san Sebastiano come bersaglio preferenziale della malattia; lo si brandisce come un serpente di bronzo.
Il santo svolge quindi la funzione di capro espiatorio, protettore perché appestato, e quindi sacralizzato nel duplice senso primitivo di maledetto e benedetto. Come tutti gli dèi primitivi, egli protegge perché monopolizza il flagello, anzi, al limite, lo incarna. L'aspetto malefico di questa incarnazione è quasi sparito. Bisogna dunque astenersi dal dire: "Presso gli Aztechi avviene esattamente la stessa cosa". Non si tratta della stessa cosa, perché qui non vi è violenza effettiva, ma si tratta certamente dello stesso meccanismo, tanto più facilmente individuabile per noi dal momento che funziona a un regime infimo, a un livello di credenza molto basso.
Se si confronta san Sebastiano con gli Ebrei perseguitati e "dispensatori di salute", ci si accorge che gli aspetti malefici e benefici appaiono in proporzione inversa. Le persecuzioni reali e gli aspetti "pagani", primitivi, del culto dei santi sono intaccati in maniera diseguale dalla decomposizione del mitologico.

R. Girard, Il capro espiatorio
Adelphi, Milano 1999, pp. 101-102

Tuesday 19 August 2014

Sunday 17 August 2014

La morte per i mille tagli

La pena capitale in Cina

I metodi di esecuzione sono lo strangolamento, la decapitazione e la terribile morte nota come "la tortura del coltello" o Ling-chy, spesso descritta come "la morte per i mille tagli", e a volte, in modo più stravagante, come "il taglio in diecimila pezzi". In Cina se ne parla anche come l'"esecuzione lenta" o "per affettamento" e in genere è riservata ai  casi di parricidio. Secondo i vari racconti dei viaggiatori, la tecnica adottata varia di zona in zona.
In alcuni casi, la morte può avvenire rapidamente, in altri può essere eccessivamente procrastinata, a seconda della fortuna della vittima o, come è più probabile, delle istruzioni segretamente date al boia. In un secchio, ricoperto con della stoffa o con altro materiale, si trovano un certo numero di coltelli. Ciascuno di essi porta il nome di una parte del corpo o di un arto. Il boia infila la mano sotto la stoffa, nel secchio, e ne tira fuori un coltello a caso. Poi procede a tagliare la parte del corpo o l'arto scritta sul coltello. È stato detto che i parenti del condannato corrompono il boia perché "trovi" il più velocemente possibile il coltello destinato a essere conficcato nel cuore.
C'è motivo di pensare che la tecnica appena descritta sia stata però ampiamente, se non del tutto, sostituita, con un metodo di esecuzione che non ammette l'interferenza del caso, in una delle più spaventose morti per tortura che si possano immaginare. Nessun secchio con i suoi molteplici coltelli contraddistinti da segni ne fa parte. Si adopera invece un unico strumento dalla lama affilata col quale si procede lentamente ad affettare, a tagliare, a fare a pezzi, ad amputare, passo dopo passo, secondo l'intera orrenda procedura prevista-
È questo il metodo descritto da Sir Henry Norman, che dice che il criminale viene fissato a una grossolana croce e che il boia "afferrando pezzi di carne morbida, come le cosce e i seni", li fa a fette. Poi vengono tagliate, una alla volta "le giunture e le escrescenze del corpo", a cui segue l'amputazione del naso, degli orecchi, delle dita dei piedi e delle mani. "Poi, pezzo a pezzo, si tagliano le membra, all'altezza dei polsi e delle caviglie, dei gomiti e dei ginocchi, delle spalle e delle anche. Alla fine, la vittima viene pugnalata al cuore e le viene tagliata la testa."

George Riley Scott, Storia della tortura
Oscar storia Mondadori, Milano 1999, pp. 127-128

Sunday 10 August 2014

Foi


Foi

(presidio nazionale sarat foi 23 gmail.com)
TWS
via Mercatovecchio 10-12,
33100 Udine (UD)

Saturday 9 August 2014

La Papesse de Marseille

La Papessa

(stando all'AppStore, questa dovrebbe essere la Papessa dei tarocchi di Marsiglia 
- v. Original Marseille Tarots by Jean Dodal lite)

Tuesday 5 August 2014

angelo al Mercato Vecchio (Udine)


Cappella di Santa Maria del Monte, facciata (particolare di angelo barocco con spunzoni)
Palazzo del Monte di Pietà,
via Mercatovecchio, 33100 Udine (UD)

Sunday 3 August 2014

Highly Hipster Priestess

The Hipstess / The Priepster

TWS
(II arcana tarot from the Tarots de Marseille; hipster glasses vector from www.clipartbest.com - arigato)