Si sarebbe chiamata Orfe.
Perché è stata all'Inferno, ma non ne è riuscita a uscire, mai, non del tutto - perché non è riuscita a tornare con l'oggetto del suo amore.
Perché è stata all'Inferno, l'ha percorso e ne è uscita - venendo sbranata dalla follia, sulla soglia.
Si sarebbe chiamata Orfe, perché dentro di sé aveva il sacro e l'insano.
Perché è sprofondata a causa di un amore sfortunato - perché ha scelto di scendere, e nell'abisso ha fallito.
La nostra bambina sarebbe stata Orfe.
Perché la mia Euridice, ovvero tu, per colpa del veleno mi ha avvelenato.
Le nostre pazzie insieme l'hanno distrutta, e ora la sua testa pensa per me.
Tutto il resto è morto.
Le tue menadi nel loro vino l'hanno sciolto.
Ho sentito il suo cuore, dentro di me, ma non avrebbe mai potuto continuare a battere - perché tu hai strappato via il tuo, e un bambino a metà non può sopravvivere. O forse è colpa mia, perché ti continuo ad amare.
Ti amo anche se hai ucciso il mio solo amore.
Proprio per questo meriterei io, di morire.
Eravamo pazzi, lo siamo stati insieme, e naturalmente abbiamo distrutto tutto.
Insieme.
Si sarebbe chiamata Orfe, ma noi non le abbiamo permesso di essere.
Una brutta giornata, lei ha avuto solo questo, ma non è impazzita - ancora meglio, dirai tu. Non è mai nata.
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