Cercando nel labirinto degli specchi

Saturday, 22 December 2012

No vodka no tears


Sai, Rachel, tra loro due c'è un... qualcosa... a cui non potrai mai arrivare, tu, bellissima. Perché loro hanno in comune... hanno molto.... in comune... Più che qualcosa, potremmo dire... qualcuno... Più che tra loro due dovrei dire... tra loro... quattro... Perché... tu non lo sai, ma... Bé, il nostro Dent è chiaramente... schizofrenico... le fanno bene, le medicine, al giorno d'oggi, veero? Piccoli miracoli... in pillole... e lei invece... bé avrai notato che anche lei... a volte... cambia... personalità, no? Che buffo, pensaci, lui... deve prendere qualcosa... per non essere... qualcun altro, mentre lei... deve evitare di prendere una certa... cosa... per non diventare qualcun altro! Magia, vero? C'è proprio della magia, nell'aria di Gotham... la magia che c'è tra loro, non trovi tutto questo... terribilmente... romanticoooo?

A quel punto l'altra scoppia a ridere - Berlin, se così si può dire.
Rachel è rimasta zitta, si limita a guardare J con gli occhi sgranati, in trepidante scetticismo.
Aaah... davvero, J? Sei serio? chiede l'altra, appena riesce a smettere di ridere. Vedi davvero della... magia, qui da qualche parte?
Lui fa per rispondere, ma lei riprende a parlare, indifferente.
L'unica magia potrebbe essere quel gas velenoso... sì, ha proprio un effetto... soprannaturale. Lui ama lei, che ama quello là - indica Wayne - che ormai non la ricambierà più. E quanto a me - pausa drammatica - bé, non mi ama nessuno. L'ultima volta che c'è stata magia, per me, è stato quando mi hai corroso l'utero.
Il suo sorriso crudele si spegne all'improvviso, e gli occhi le si riempiono di lacrime. Senza che nessuno abbia il tempo di prevederlo, la ragazza si avventa contro J, e gli pianta il coltello in pancia. Lui la guarda contento, e cade a terra, di schiena, sotto la spinta di lei.
Berlin lo lascia lì a sanguinare, lui non si rialza.
Slega i suoi compagni di ricatto, e piagnucolando corre via, lasciando J nelle mani della giustizia.
Quando esce sbatte contro Dent, che sta arrivando dalla direzione opposta. Riesce solo a frignare un Lei sta bene, prima di ricominciare la sua fuga dalla festa.

Solo quando è finalmente al sicuro, nel vicolo buio in cui sfocia l'uscita di servizio, riesce a respirare di nuovo.
J la aspetta fuori, appoggiato al muro col nodo della cravatta sciolto, il coltello tra le mani, e una macchia che si allarga piano piano sul panciotto.
Allora è l'alcol, che ti fa trasformare, piccola?
Lei si asciuga gli occhi col dorso della mano, e guardando gli scarafaggi che danzano sull'asfalto annuisce.
Ottima scelta, dolcezza, commenta lui, lanciandole il coltello.
Berlin lo prende al volo, imbrattandosi di rosso le mani.
Vorrebbe scusarsi. Non dovrebbe scusarsi.
Ti porto a casa, si ritrova a dire, e come guidata da lunghi fili invisibili si avvicina a lui, e insieme si trascinano verso una qualche lontana topaia inospitale.

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