Cercando nel labirinto degli specchi

Friday, 6 July 2018

Morte piccola e morte vera

Ma anche, secondo un principio di reciprocità, sofferenza ricevuta, estasi finale in ci la piccola morte si confonde con la morte vera per strangolamento. Di qui la sconcertante escalation delle esperienze in cui Roland s'impegna insieme con Thérèse, e che associano la voluttà e la morte. Lasciamogli di nuovo la parola: "Questo tormento è più dolce che tu non pensi... non sentirai la morte che attraverso inesprimibili sensazioni di piacere. La compressione che questa corda opererà sulla massa dei tuoi nervi incendierà gli organi della voluttà; è un effetto certo....". Roland spinge l'imprudenza fino a farsi impiccare da Thérèse (che lo libera dal cappio in extremis) per verificare personalmente l'intreccio dell'ultimo spasimo e della suprema voluttà. Sade esplicita dunque sino al loro estremo limiti i legami che uniscono Eros e Thanatos, i giuoichi della pulsione erotica e della pulsione di morte. 

M. Vovelle, La morte e l'Occidente. Dal 1300 ai giorni nostri,
Biblioteca Storica Laterza, Bari 2000, p. 248

TWS

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