Cercando nel labirinto degli specchi
Sunday, 27 January 2013
Alas Sainte Aube
Florian Sainte Aube era un bel bambino, gracile, con grandi occhi color vino.
Vino rosso, e questo ai suoi non piaceva neanche un po'.
Perché la cupa porpora regale che velava come velluto lo sguardo lontano, spesso assente, distratto del piccolo era, secondo la rigida casta in cui gli era capitato di nascere, un'atroce sventura.
Florian era bianco come un morto in mezzo alla neve, e di tanto in tanto sveniva, o così credevano i suoi - in realtà il giovane Flo si addormentava, a suo piacimento, per sfuggire all'angoscia, all'ansia o alla noia, per lo più durante gli avvenimenti mondani, con grande sconforto dei suoi, che lo avrebbero voluto un poco più espansivo, in particolare quando si trattava di mescolarsi ai loro pari.
Non che coi sottoposti Florian si trovasse a maggior agio - ciò aveva reso evidente che, purtroppo, la timidezza del fanciullo non era frutto di una chiara consapevolezza della propria elevatezza di classe, ma che si trattava banalmente, ahimè, di mera insocievolezza.
Ciò, non aveva mai mancato di spiegargli suo padre, avrebbe fatto di lui un animale non umano, agli occhi sapienti dello Stagirita.
Che vergogna, mettere sotto lo sguardo inquisitorio del mondo un figlio tanto degenere! Proprio un amaro fardello, per la madre di Flo, il grazioso bambino forgiato a colpi di pungolo nel ghiaccio.
Che frustrazione, accompagnarsi a un erede tanto inetto nel contatto interpersonale, quanto insensibile alle problematiche sociali! Davvero un peso senza pari, per il padre di Flo, il giovane senza cuore che sotto i riflettori del Bene proprio non accennava sciogliersi come un fiocco di neve.
Florian Sainte Aube era un ragazzo brillante, straordinariamente colto per la sua giovane età, che senza pietà faceva lacrimare gli occhi ai suoi parenti da quando era nato - come un sorso di vodka liscia, russa e ben ghiacciata, tracannato d'un fiato, scambiato per acqua pura.
Il buon vecchio Florian era un diamante all'occhiello dei Sainte Aube - bastava un certo suo sguardo, per incidere i loro cuori.
Flo Sainte Aube era un mostro e un miracolo, pacato, silenzioso, dai morbidi capelli chiari come avorio.
E tutti si rammaricavano che fosse, purtroppo, nato.
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment