Cercando nel labirinto degli specchi
Sunday, 6 January 2013
Biancaneve
5 siringhe, una per ogni dito.
Le muove sinuosamente davanti ai miei occhi, come teste d'Idra affamate.
Mi aspetto che mi graffino, sento già la loro punta che mi si conficca negli occhi - mi basta guardarle, per provare la loro puntura. Ma nulla succede.
Lui ammicca, dai suoi occhi di bottone color carbone, appuntati da una spillatrice sulla sua faccia.
Uno di loro contiene... la morte.
Uno di loro, il dolce riposo.
Uno di loro, un lungo incubo lucido.
Un altro ancora, la speranza e il miracolo.
E poi c'è l'ultimo, il migliore, che, direbbe il poeta... ti accende... d'amore (risatina allusiva). Allora, inquieta donzella, quale scegli?
Le sue dita agitano, ancora più rapidamente - serpeggiano e poi, di colpo, paiono zampe di ragno.
Il loro contenuto sembrerebbe in ognuna lo stesso. Il colore non varia, varia solo l'effetto.
Davvero un buon lavoro, nel competitivo mondo delle torture.
Non so a quale ago corrisponda ciò che vorrei trovare, perciò agisco a caso, senza aspettare.
La mia mano si infila tra le siringhe danzanti, chissà come senza farsi bucare, e ne stringe il serbatoio.
Ho scelto la seconda dalla mia sinistra, l'anulare dello scienziato pazzo.
Lui mi guarda e tace, e i bottoni luccicano senza espressione sotto le luci verdognole del laboratorio.
Prego, si stenda, mi dice poi, accompagnandomi al lettino.
Mi ci lascio stendere, scopro l'avambraccio e aspetto.
Non me ne accorgo neppure, quando mi fa l'iniezione.
Conto ad alta voce, fino a quattro, e quando il cinque mi si spegne sulle labbra, crollo.
Addormentata, per la prima volta da tanto.
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