Cercando nel labirinto degli specchi

Sunday, 20 January 2013

Sister / Morphine


Cristo... Mi sembra di aver appena ucciso la mamma di Bambi, dice Felix, poggiandosi la mano sulla fronte, come se gli fosse esplosa ora una forte emicrania.
Nix è stanca, sente il sonno pesarle sulle palpebre e appesantirle la carcassa, ma riesce a sogghignare.
Rilassati, hai ucciso Bambi, non sua madre, mettiamola così, sibila. Un divertimento un po' aspro.
Lui si leva la mano dalla faccia e si gira a guardarla. L'altro braccio lo tiene piegato, tra la testa e il cuscino.
Per fortuna, commenta, prendendola in giro.
Si vede a un miglio che morirebbe dalla voglia di fumarsi una sigaretta.
Guarda che puoi accenderla, mugugna Nix, a cui iniziano a chiudersi gli occhi.
Dà un'occhiata alla sveglia elettronica, che lampa a intermittenza da quando sono entrati. Le 3.13.
Come la targa di Paperino.
Felix la fissa come se fosse Brigitte Bardot apparsa nuda in un enorme bicchiere di Vodka Martini, senza olive.
Davvero? fa, a metà fra la sorpresa e l'estasi.
Lei alza le spalle, per quanto le permetta la posizione, e si gira su un fianco. Ancora in direzione di Felix, anche se preferirebbe dargli la schiena e non vederlo per un po'.
Si sentono entrambi a disagio.
Cristo, ripete Felix. Non si accende la sigaretta, anche se Nix era sincera, quando gliel'ha detto.
...Almeno è stato bello? chiede, in un mormorio di vergogna. 
Ha come la sensazione di no.
Lui sgrana gli occhi, come se fosse sconvolto da quella domanda. Strano vederlo senza Ray-Ban, pensa lei.
Scherzi? è stata una delle migliori esperienze che un uomo possa sognare.
Lei vorrebbe sorridere, e credergli, ma non ci riesce.
Il sesso con la propria sorella? 
Fare l'amore con una vergine, la corregge lui, bruscamente.
Non sono fratelli. Com'è ora a entrambi evidente. Per fortuna. Ma è comunque...
Strano, sussurra lei. L'imbarazzo è palese, per tutti e due, e adesso che è tutto finito quell'atmosfera intensa e drammatica che si era creata prima, quando si sono baciati per la prima volta, è evaporata.
Fuma la tua Gaulois, tranquillo, dice poi, non sentendolo ribattere.
Poco prima lui era dentro di lei, le ha chiuso gli occhi in un bacio a fior di labbra, è venuto... e anche se a lei faceva troppo male per scoprire cosa fosse l'orgasmo, ha tremato un poco sotto di lui, e intrecciando le dita attorno al suo collo lo ha sentito finire. Poi lui l'ha stretta dolcemente, sfiorandole la fronte con le labbra, ed è uscito, per stendersi al suo fianco, in un silenzio sfinito.
Felix aveva il preservativo, che dopo un po' si è alzato a buttare, ma lei comunque si era data una pulita con un Kleenex, senza osare guardare. Sapeva che ci sarebbe stata qualche goccia di sangue, o forse un pochino di più, là sotto, e che poteva aver macchiato il lenzuolo. Ma solo il pensiero ora le fa girare la testa, quindi meglio aspettare.
Il suo imene a pezzi su quelle lenzuola... Non ci vuole pensare.
Allora era così che ci sente, dopo. 
Un bacio all'uomo che in quell'attimo pensi di amare, e subito dopo una voragine aperta nel cuore.
Felix riderebbe, per il doppio senso.
Nix si augura intensamente di non avere davvero una voragine spalancata, là sotto. Brrr.
Dubita che farà di nuovo sesso, a breve.
Con Felix, soprattutto, che sembra traumatizzato dall'accaduto. 
Proprio quando pensa di girarsi dall'altra parte, e dormire un sonno vuoto e misericordioso, Nix sente la mano di Felix toccare la sua. Apre il palmo, e lui la stringe.
Non ne ho voglia, grazie, dice lui, e basta.
Nix ci mette un po' a ricordarsi cosa gli ha detto.
Gli lancia un'occhiata fugace. Lui le sorride.
Sembra un po' meno angosciato, rispetto a poco fa.
Lei sente un improvviso calore salirle alle guance. Ricambia.
Allora, le lenzuola ce le portiamo via... le vuoi nascondere tutte, o tagliarne via solo un pezzo? le chiede lui, allegramente.
Nix s'illumina, colpita dalla sua premura. Non se lo aspettava... che lui pensasse anche a questo, per lei.
Le voglio bruciare, annuncia, decisa. 
Lui solleva un sopracciglio, colpito. Poi annuisce, comprensivo. Mi piace.
Così nessun altro le potrà avere, e il ricordo resterà per sempre solo a me, spiega lei, con l'entusiasmo di una bambina.
A noi, ribatte lui.
A quel punto Nix si sente felice. Veramente. 
Grazie, dice sottovoce a Felix, sperando che lui non la senta. Ma lui la sente, e sorride. Strano vederlo sorridere, pensa lei.
Sono felice che sia successo con te, aggiunge, ormai che è in ballo.
Lui non la prende per il culo, per una volta. Anch'io, risponde.
Non potevi scegliere uomo migliore, effettivamente, dice poi, ammiccando.
Oh-oh-oh! fa lei. 
Vero, ammette però.

Adesso, quando vorrai di nuovo ucciderti... vieni da me e scopami, invece.
Così vorrebbe dirgli, e convincerlo a fare.
Ma non osa, e non pensa di valere tanto - non potrebbe mai reggere il confronto, per lui, con una bottiglia di Johnny Walker e un flacone di pillole pieno.
Anche se, anche solo per un attimo, Nix vorrebbe non ricordarselo.

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